Castello di Carini

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Ieri il gruppo "Le Moto", con al seguito 30 equipaggi, e' partito alla volta del Castello di Carini.
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La gita rientra in un piu' ampio programma di visite guidate, attraverso i castelli di Sicilia, allo scopo di arricchire il nostro sapere, toccando con mano le ricchezze ed il patrimonio storico architettonico di questa meravigliosa isola.

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Alle ore 07.45 il gruppo al completo si e' mosso dalla Capannina con al seguito il furgone d'appoggio, gentilmente offerto dalla Hertz, che già da subito ha dato prova delle sue potenzialità, mister "Rullino" ringrazia.

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Dopo una breve sosta per il rabbocco in quel di Termini, il gruppo ha ripreso la marcia verso Carini dove, alle 11.00 puntuali come il miglior Swatch, eravamo attesi dal presidente della locale proloco e dall'assessore al turismo di questa meravigliosa cittadina.

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Accoglienza superba, con tanto di squisiti cornetti e rinfresco offerto dal comune.

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Dopo aver recuperato le forze, abbiamo iniziato il nostro viaggio nel tempo ripercorrendo la vita di questo meraviglioso castello e delle sue fantastiche storie.

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Due superbe guide, icone di questi magici luoghi, ci hanno accompagnato in questo giro fantastico e, come Beatrice accompagno' Dante in Paradiso, cosi' queste due muse hanno accompagnato il gruppo "Le Moto" attraverso le stupende ed innumerevoli stanze di questo fantastico castello.

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Per la cronaca, la storia di donna "Laura", si intreccia con quella del Barone "Vincenzo La Grua" al quale viene data in sposa all'età di 14 anni.

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Qualche anno anno più tardi un giovane, di nome Ludovico Vernagallo, circuisce la giovane Barunissa e.........pazienza, chi non era con noi, vada ad informarsi altrove.

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Due ore di racconti, di aneddoti, di storia mischiata a tradizione e dicerie popolari, hanno catturato l'attenzione dei nostri motard.

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Ma la sorpresa più grande si è avuta non appena siamo arrivati difronte all'alcova........

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E' quì che all'interno del gruppo si e' scoperto un moderno "Vernagallo", che ha provato in tutti i modi a trascinare le due muse nelle stanze piu' nascoste del castello, ma senza riuscirci, purtroppo per lui.

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Salutato il castello e ringraziati, con tanto di doni, gli accoglienti rappresentanti cittadini, abbiamo ripreso la marcia verso Isola delle Femmine, alla volta del ristorante "Cutino" che ci ha accolto con tipiche pietanze a base di pesce che hanno deliziato il palato di questi moderni cavalieri.

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Prima di partire uno spiacevole equivoco ha rallentato la marcia dei nostri eroi.

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"Cu avi i chiavi e un mi duna ci avissiru a       cariri i...................................pantaluna".

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Questa parentesi tragi-comica ha visto coinvolti un distrutto Vernagallo pardon, Maurilio, ed il sottoscritto che, per errore e sottolineo per errore, ha sottratto le chiavi della moto dell'anzidetto.....

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e dopo aver preso il megafono, aver fatto un macello per far uscire ste benedette chiavi, quando ormai ci si era rassegnati all'idea di dover salire la moto sul furgone ecco che il Vernagallo, pardon Maurilio, mi illumina con il suo racconto e..........., mi sono scoperto colpevole di tutto quanto stava accadendo.

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Ma siccome sono uno che mantiene sempre la parola, ho mestamente abbassato i miei pantaloni mostrando, a tutti quelli che volevano la mia testa e forse qualcos'altro.....,il jeans che portavo sotto...ahahahahah.   

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Al ritorno, sosta di preghiera all'obelisco di Capaci, simbolo della lotta alla mafia, e poi via a casa proiettati verso una nuova meta e nuove meraviglie da esplorare all'interno di questo incredibile scrigno siciliano.

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Umberto

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